Il governo Badoglio II è stato il sessantunesimo esecutivo del Regno d'Italia, il secondo guidato da Pietro Badoglio.

Formatosi in seguito alla svolta di Salerno dell'aprile 1944, con la quale il Partito Comunista Italiano di Palmiro Togliatti accettò di collaborare con Pietro Badoglio (capo del governo dal 25 luglio 1943) e la monarchia sabauda, fu il primo esecutivo aperto ai sei partiti antifascisti riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale.

Nominati da parte del re d'Italia i ministri il 22 aprile 1944, il governo rimase in carica da tale data al 18 giugno 1944, per un totale di 55 giorni, ovvero 1 mese e 25 giorni, e fu seguito dal periodo costituzionale transitorio, che portò alla Repubblica Italiana.

Il giuramento dei ministri nelle mani del Re avvenne a Villa Episcopio a Ravello.

Diede le dimissioni il 6 giugno 1944, immediatamente dopo la liberazione di Roma dall'occupazione nazi-fascista.

Compagine di governo

Composizione

Note

Voci correlate

  • Governo Badoglio I

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Governo Badoglio II

Collegamenti esterni

  • II Governo Badoglio, su governo.it, Governo Italiano. URL consultato il 25 dicembre 2007.

The Italian Monarchist Marshal of Italy Pietro Badoglio, 1st Duke of

Frasi di Pietro Badoglio

Governo Badoglio II La Mappa Perduta

19 gennaio 1944 Il Cln «Il governo Badoglio deve sparire»

Associazione Culturale ITALIA Storica Dal governo Badoglio alla